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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

In campo a sostegno della disabilità. In campo a favore di Coralium Onlus

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Torna anche quest'anno l'appuntamento con lo sport e la solidarietà grazie all'impegno della giornalista Sarah Donzuso che - per il quarto anno consecutivo - organizza un torneo non agonistico di calcio a 5 a scopo benefico.  Titolo dell'evento di quest'anno è "Tutti in campo per Coralium". L'appuntamento è per domenica 5 luglio ore 17 ai campi della società sportiva Soccer Village (ex Meridiana) via Ugo La Malfa,2 Catania.  Tanti i rappresentanti della politica e del giornalismo che indosseranno le scarpette da calcio per sostenere l'associazione Coralium Onlus che si occupa di assistenza e integrazione dei soggetti con disabilità gravi o molto gravi. Accanto a politici e giornalisti ci sarà - novità di quest'anno - una squadra della scuderia Ferrari Club del Mediterraneo che ha sposato subito la mission e ha deciso di scendere in campo, oltre che per giocare, per dare un aiuto concreto alla causa sociale e all'event

Forze dell' (dis) Ordine

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Un  dirigente di Polizia esaltato  e un  sindaco "antimafia" . Le stesse facce di una medaglia che mortificano le forze dell'Ordine che da tempo, e in condizioni di numerosi disagi, conducono la propria battaglia quotidiana contro la delinquenza e a supporto dei cittadini.  Nino Di Guardo, sindaco di Misterbianco Se il primo è nostalgico di  Hitler  e vorrebbe vedere annegare i numerosi immigrati che sbarcano in Sicilia, l'altro condanna gli "sbirri" e non ne vuole vedere circolare nel suo Paese.  Gioacchino Lunetto, Dirigente della Polfer etnea Nino Di Guardo è un sindaco "antimafia", di quell'antimafia che ha cavalcato l'onda dagli anni '90 ad oggi, di quella che si è creata un'immagine dura e pura. Adesso comincia a vacillare, a crollare miseramente, non sotto i colpi inferti dagli avversari ma dalla contraddizione che comincia a emergere sempre più prepotentemente.  Ma Di Guardo non è autore di quel libro -  &

Quella meritocrazia che non merita

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Siamo nel pieno dell'era meritocratica . Non ce ne siamo accorti, eppure a Catania, in Sicilia e in Italia è tutto un'escalation di meritocrazia.  Imprenditori , soggetti pubblici , tutti si riempiono la bocca di questo vocabolo. Attualmente, molto in voga solo per farsi pubblicità e crearsi un brand personale.  Catania, che di "isole meritocratiche" ne possiede, fa sfoggio esagerato del termine. Imprenditori in gamba ne abbiamo, aziende che hanno costruito il loro nome attraverso una solida esperienza ne possediamo (pochissime ma buone) ma bisognerebbe scavare un po più in fondo per capire che la parola meritocrazia deve essere corredata da una serie di "attributi" e caratteri che ne connotino l'essenza.  E' meglio fermarsi solo al vocabolo. Se i centri di impiego pullulano di ragazzi già alle prime luci dell'alba inseguendo "Garanzia Giovani" (un nome un programma) significa che o i giovani in questione sono tutti m

Quando i soldi sono in saldo

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Ho sempre pensato che i soldi sono in saldo. Nessun uomo perbene può essere giudicato tale solo dal suo conto in banca.  L'etica di una persona non è un fatto di soldi, l' educazione di una persona e la sua statura civile e morale non sono un fatto di soldi.  Se un giusto stipendio è imprescindibile per condurre una vita ordinaria e normale, analogamente i soldi non rappresenteranno mai per me un metro di giudizio per valutare la coscienza e l'anima di una persona.  E' la società del "tutto si può comprare", ma per me educazione, rispetto, civiltà prescinderanno sempre dal proprio portafoglio  "I meccanismi di ideologie e denaro ci hanno tolto la  vita , concentrazione, e molta   bontà . Solo un' idea   cristiana di comunità e di   economia   potrebbe ora risanarci". ( Geminello Alvi )

Metti un pomeriggio a IKEA...

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Catania , nel decadente immaginario collettivo, è ormai la città della mancata speranza , della disoccupazione imperante, dell'insicurezza e di un sistema politico che da decenni non coincide con le aspettative dei cittadini.  Ritengo personalmente che, in un sistema collassato come quello etneo, dove il tracollo economico non è una barzelletta ma una triste realtà, esistano delle "isole felici" che ricollocano idealmente in uno schiocco di dita Catania tra le città europee di livello.  In un pomeriggio festivo, come quello del 2 giugno, mi sono trovato a  IKEA.  Era tantissimo tempo che non ci andavo e ho trovato un centro di grande distribuzione affollatissimo e nonostante la data festiva e quindi una riduzione del personale fisiologica, gli impiegati hanno mostrato la solita grande efficienza tipica di un marchio che sa dare lustro alla nostra città.  Ad ogni richiesta, soprattutto nell'affollatissimo settore degli arredamenti, corrispondeva una reazi