Il vecchio giocattolaio...

Stavolta nessun articolo di cronaca. Sento il bisogno di raccontare un fatto personale: mi è capitato di fare visita a un mio amico giornalista e mentre lo aspettavo nella hall della sua redazione, mi sono imbattuto in un simpatico vecchietto. Borsa a terra, buste, bustine, e 78 primavere sulle spalle. Mi raccontava di essere stato un famoso giocattolaio di Catania (un mestiere a dir poco scomparso o quasi) e mentre mi raccontava della sua vita, dei suoi ricordi e mi mostrava le foto della sua precedente attività, ripeteva a cadenza di un tot di silenzi sempre le stesse frasi, gli stessi aneddoti e gli stessi ricordi. Il suo intento era quello di vendere i suoi prodotti ai giornalisti e addetti ai lavori del giornale in questione, e poi, dopo pochi euro e tanta fatica spesa in cinquant'anni di commercio, tornare a casa per poi riprendere il "giro" pomeridiano. 
Ho provato tanta tenerezza verso questo signore, con i suoi occhi malinconici, il quale ripeteva sovente le stesse frasi e a che, per ogni redattore che vedeva, proponeva le sue mercanzie. 
Mi è piaciuto ascoltarlo, mi è piaciuto soprattutto farlo parlare (di questo aveva bisogno) con la consapevolezza che quella mezz'ora trascorsa è stata guadagnata e non perduta a far rimanere viva la memoria di chi, anche con l'inesorabile trascorrere del tempo, coltiva, malinconicamente, ricordi e pensieri difficili da dimenticare. 

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