Il Governatore incontra l'Antimafia

Il clima comincia a farsi rovente. Raffaele Lombardo, presidente della regione Sicilia, sarà atteso giorno 9 giugno presso la Commissione parlamentare antimafia presieduta dal senatore Beppe Pisanu.
La decisione di questo incontro era stata decisa proprio dal presidente della Commissione parlamentare antimafia in seguito alle denunce di Raffaele Lombardo, il 13 aprile, nella sede dell’Assemblea regionale siciliana.
L’incontro riguarderà principalmente i rapporti mafia-politica all’interno del contesto isolano con particolare riferimento all’inserimento delle cosche locali nella questione dello smaltimento dei rifiuti.
In un periodo come questo, in cui la situazione dell’immondizia del capoluogo siciliano non può più attendere, diviene necessario capire le linee guida per offrire una risoluzione definitiva al problema.
La presidenza della Regione siciliana, con una breve nota, afferma quanto segue: "Nel corso dell'audizione Lombardo potrà fornire ogni elemento per approfondire il quadro  sul sistema degli interessi politico-mafiosi operanti in Sicilia, in parte già delineato in sede di commissione lo scorso gennaio e ribadito durante l'intervento all'Ars"
Molta attenzione – a quanto trapela da fonti ben informate- verrà prestata alla situazione dei termovalorizzatori in Sicilia per cui il governo regionale, presieduto da Lombardo,  in tempi non sospetti ne aveva denunciato le irregolarità.
Proprio una nota della Procura della Repubblica di Palermo afferma quanto segue: "Il governo regionale a sua volta aveva denunciato gravi anomalie e irregolarità sulle procedure per la realizzazione dei quattro grandi termovalorizzatori  consegnando alla Procura, sin dai primi di marzo, una approfondita relazione".
Spazio e tempo sarà dedicato anche alla vicenda giudiziaria che ha investito il presidente della Regione  il quale è stato finora vittima di diverse fughe di notizie (la prima registrata il 29 marzo) senza alcuna iscrizione ufficiale nel registro degli indagati da parte della Procura competente.
Si spera, soprattutto in relazione alla questione rifiuti (la quale diverrà presto un serio problema per la salute di tutti i cittadini) che si possa fare luce su una questione davvero disarmante della politica siciliana, la quale, a destra come a sinistra, sembra non avere intenzione di risolvere il problema.
Se si vogliono fare i nomi di amministratori pubblici e manager collusi con Cosa Nostra si facciano, ma senza creare attese e illusioni tipiche di piccole scene da avanspettacolo.


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