Angolo poetico - Astro nero
Eri la mia alba. Astro nascente dei miei giorni
circondavi con allegria e gioia tutto il vivibile.
Eri riso, punta di diamante di un cielo sempre azzurro
di montagne innevate e chiare colline esposte al sole.
Fanciulla adorata, di speranza e ardore il tuo petto fremeva
e mentre la mia gelida mano toccava una fredda finestra invernale,
i tuoi raggi emanavano calore in grigie giornate d'inverno.
Suona una campana, che a festa non sembra,
suona la campana della vita,
dei ricordi sospesi e di quelli mai espressi,
suona dentro di me il tuo ricordo,
che fresco e nuovo si ripropone in me.
circondavi con allegria e gioia tutto il vivibile.
Eri riso, punta di diamante di un cielo sempre azzurro
di montagne innevate e chiare colline esposte al sole.
Fanciulla adorata, di speranza e ardore il tuo petto fremeva
e mentre la mia gelida mano toccava una fredda finestra invernale,
i tuoi raggi emanavano calore in grigie giornate d'inverno.
Suona una campana, che a festa non sembra,
suona la campana della vita,
dei ricordi sospesi e di quelli mai espressi,
suona dentro di me il tuo ricordo,
che fresco e nuovo si ripropone in me.
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