L'ingiusta giustizia italiana!
La giustizia e la sua relativa analisi sono da sempre, nel nostro paese, tema di grande attualità e di grande sconforto per chi la subisce (i poveri cittadini). Credo che ormai sia anche superato lo storico riferimento ideologico, destra e sinistra, relativo alla bontà dei provvedimenti emanati dal ministro "rosso" o dal ministro "nero" di turno in questione, in quanto, la giustizia e il suo relativo esercizio dovrebbero prescindere dai colori politici.
La cosa che mi fa più rabbia, in un periodo storico, quello recente, su cui si dibatte di processo breve e meno breve, è, di come veramente queste riforme possano incidere sulla qualità della vita dei cittadini.
Indipendentemente dalle riforme che possano agevolare o meno Berlusconi, bisogna anche cominciare a qualificare la giustizia e i relativi provvedimenti non solo a livello macro (pendenze giudiziarie di Berlusconi e il relativo processo breve) ma anche a livello micro. Come la mettiamo con il borseggiatore che, colto in flagrante, viene messo in detenzione per due giorni e poi torna di nuovo a delinquere?? come la mettiamo con con il ladro di auto che torna in libertà dopo un mese??
I nostri cari signori politici, presi dalle loro vicende personali su come uscire lindi da certe situazioni giudiziarie ( e non mi riferisco solo a Berlusconi ma anche e soprattutto al mondo progressista italiano, finti paladini della giustizia) dimenticano di come la gente viva una quotidianità fatta di numerose ingiustizie, di paure frequenti dettate da uno Stato assente che ignora come la gente ne abbia le tasche piene di subire torti e sorprusi senza intravedere un barlume di luce nella giustizia italiana.
Perchè, anzichè parlare di processo breve, non cominciare a dare una pena certa e sicura a chi turba la quotidianità di onesti cittadini alle prese con il lavoro, la famiglia, la spesa e tanti riti relativi al vivere quotidiano??
E' meglio continuare a parlare di processi brevi, di toghe politicizzate, di soldi che non arrivano ai tribunali (grande menzogna storica) e di tanto altro, che di interesse collettivo non ha niente.
Speriamo che almeno la facciano "breve".
Mirko.
La cosa che mi fa più rabbia, in un periodo storico, quello recente, su cui si dibatte di processo breve e meno breve, è, di come veramente queste riforme possano incidere sulla qualità della vita dei cittadini.
Indipendentemente dalle riforme che possano agevolare o meno Berlusconi, bisogna anche cominciare a qualificare la giustizia e i relativi provvedimenti non solo a livello macro (pendenze giudiziarie di Berlusconi e il relativo processo breve) ma anche a livello micro. Come la mettiamo con il borseggiatore che, colto in flagrante, viene messo in detenzione per due giorni e poi torna di nuovo a delinquere?? come la mettiamo con con il ladro di auto che torna in libertà dopo un mese??
I nostri cari signori politici, presi dalle loro vicende personali su come uscire lindi da certe situazioni giudiziarie ( e non mi riferisco solo a Berlusconi ma anche e soprattutto al mondo progressista italiano, finti paladini della giustizia) dimenticano di come la gente viva una quotidianità fatta di numerose ingiustizie, di paure frequenti dettate da uno Stato assente che ignora come la gente ne abbia le tasche piene di subire torti e sorprusi senza intravedere un barlume di luce nella giustizia italiana.
Perchè, anzichè parlare di processo breve, non cominciare a dare una pena certa e sicura a chi turba la quotidianità di onesti cittadini alle prese con il lavoro, la famiglia, la spesa e tanti riti relativi al vivere quotidiano??
E' meglio continuare a parlare di processi brevi, di toghe politicizzate, di soldi che non arrivano ai tribunali (grande menzogna storica) e di tanto altro, che di interesse collettivo non ha niente.
Speriamo che almeno la facciano "breve".
Mirko.
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