C'era una volta il jazz...
Parliamo di musica e per l'esattezza di Jazz. Nel nostro paese, oltre ad essere decaduti (se mai siano esistiti) i valori civili, politici e sociali, anche l'apprezzamento verso la buona musica sembra svanire con la stessa velocità con cui vorrei non vedere più presente un cd di musica napoletana (moderna) negli scaffali dei negozi musicali.
Se penso alla qualità della musica ascoltata dai giovani, mi viene un sussulto al cuore (di rabbia) e le guancie mi si arrossano pronto a scagliarmi verbalmente con veemenza verso i nuovi portatori sani di musica orribilmente commerciale e di basso profilo.
Chi mi conosce sa che amo il jazz, il blues e il buon rock, melodico o meno, ma sul primo filone musicale credo ci sia sempre molto da imparare.
Se avessi la macchina del tempo vorrei vivere gli anni '80 che negli Stati Uniti hanno dato vita a una delle band più amate non solo da me ma in tutto il continente: i Weather Report.
Costoro rappresentavano un aggregato tra i più diversi musicisti del tempo uniti solo dalla passione della musica e dalla voglia di farla.
Il leader, vecchio conservatore d'altri tempi, fu Joe Zawinul, uno dei migliori tastieristi al mondo scomparso nel 2007 e la punta di diamante fu Jaco Pastorius, il bassista più virtuoso al mondo.
Se potessi fare una scala dei bassisti migliori al mondo, al defunto Pastorius ( 1987), farei seguire John Patitucci (spesso presente nella Cick Corea band) e il simbolo dei Koinonia, Abraham Laboriel (noto al mondo e agli esperti per il suo basso multi corde).
Questi Weather Report realizzarono un album che difficilmente un amatore potrà mai dimenticare: Procession.
Copertina accattivante, equilibri musicali perfetti, sound ineguagliabile, in poche parole il gotha del jazz, come uomini e come struttura musicale, all'interno di un disco che negli anni '80 vendette milioni di copie.
E adesso?? scomparsi molti pezzi da novanta di quella musica che contava, non resta che raccogliere le briciole di quei loro successi musicali e rendergli omaggio ascoltando questi fantastici brani.
A meno che qualcuno non preferisca Gigi D'Alessio...
Se penso alla qualità della musica ascoltata dai giovani, mi viene un sussulto al cuore (di rabbia) e le guancie mi si arrossano pronto a scagliarmi verbalmente con veemenza verso i nuovi portatori sani di musica orribilmente commerciale e di basso profilo.
Chi mi conosce sa che amo il jazz, il blues e il buon rock, melodico o meno, ma sul primo filone musicale credo ci sia sempre molto da imparare.
Se avessi la macchina del tempo vorrei vivere gli anni '80 che negli Stati Uniti hanno dato vita a una delle band più amate non solo da me ma in tutto il continente: i Weather Report.
Costoro rappresentavano un aggregato tra i più diversi musicisti del tempo uniti solo dalla passione della musica e dalla voglia di farla.
Il leader, vecchio conservatore d'altri tempi, fu Joe Zawinul, uno dei migliori tastieristi al mondo scomparso nel 2007 e la punta di diamante fu Jaco Pastorius, il bassista più virtuoso al mondo.
Se potessi fare una scala dei bassisti migliori al mondo, al defunto Pastorius ( 1987), farei seguire John Patitucci (spesso presente nella Cick Corea band) e il simbolo dei Koinonia, Abraham Laboriel (noto al mondo e agli esperti per il suo basso multi corde).
Questi Weather Report realizzarono un album che difficilmente un amatore potrà mai dimenticare: Procession.
Copertina accattivante, equilibri musicali perfetti, sound ineguagliabile, in poche parole il gotha del jazz, come uomini e come struttura musicale, all'interno di un disco che negli anni '80 vendette milioni di copie.
E adesso?? scomparsi molti pezzi da novanta di quella musica che contava, non resta che raccogliere le briciole di quei loro successi musicali e rendergli omaggio ascoltando questi fantastici brani.
A meno che qualcuno non preferisca Gigi D'Alessio...
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