Frammenti di storia: c'era una volta il giornalismo italiano.

I giornalisti di adesso, soprattutto quelli che vanno adesso in televisione, sono solo la pessima imitazione di quelli che un tempo non solo si limitavano a riportare fatti di cronaca, ma con grandi capacità sapevano fornire una spiegazione analitica e sensata di ciò che stava accadendo.
Nel novero di questi maestri (altro che Santoro e robe varie, di destra e di sinistra) non posso che fare i nomi di tre grandi giornalisti: Giovannino Guareschi (1908-1968) Indro Montanelli (1909-2001) ed Enzo Biagi (1920-2007).
Tre uomini, due di destra e uno di sinistra, i quali hanno veramente dimostrato di superare le loro simpatie ideologiche criticando con asprezza (soprattutto i primi due) i limiti del sistema politico italiano, soprattutto quando a rappresentarlo erano elementi provenienti dalla loro area politica.
Guareschi e Montanelli carpirono da sempre i limiti dei cattolici al potere, ma optarono sempre per loro in quanto il Pci era, ragionevolmente, un partito il quale rappresentava tutti i limiti, le paure e le contraddizioni del partito comunista sovietico fatto di polizia segreta, spie, delatori e robe varie.
Biagi, fu anch'esso molto critico nei confronti di una sinistra italiana ("annacquata " per dirla alla Montanelli) la quale ripresentatasi al potere nel 1996 tradì (come nel 2006) tutte le aspettative dei suoi elettori.
Tre fotografie per ricordare tre grandi uomini a dispetto di tanti osceni giornalisti attuali.
Mirko Tomasino.

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