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Visualizzazione dei post da 2010

C'era una volta Gianfranco Fini ...

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http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DPVqa9DR1Apk&h=a6a8a Per la serie, le facce e i gesti sostituiscono i fatti... ciao Fini, ciao...

Cattolicamente...

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Mi è capitato in questi giorni di sfogliare un settimanale interessante, "I Vespri" che consiglio a tutti di comprare per la qualità dell'informazione ivi inserita. Alla fine della rivista vi era l'intervista ad un prete, tale Giuseppe Arena di Belpasso il quale ha da poco compiuto novantacinque primavere. Mi ha commosso leggere la storia della sua vita, dedita veramente al sociale e ai più poveri. Raggiungeva Catania circa tre volte al giorno senza possedere l'auto ma tramite passaggi e quando la sera rincasava, capitava che perdeva l'autobus e tornava da Catania a Belpasso a piedi. A Catania, durante i suoi "pellegrinaggi" provvedeva a sbrigare i documenti per le pensioni delle donne sole a cui la guerra aveva strappato il marito, per gli invalidi e per tutti coloro i quali soffrivano le pene della fame e della povertà.  Fondò le Acli, i patronati che si opponevano alle rosse Camere del lavoro e che rimanevano aperte fino a tardi per dare ascolto a

E la chiamano estate...

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La aspettiamo tutti e da sempre. E' la stagione degli amori, delle lunghe amicizie che si consolidano ma anche delle semplici passioni estive, dei concerti in piazza e dei falò a mare. Si avvia verso il tramonto (i nostri nonni recitavano in stretto dialetto siciliano "Ferragustu capu d'invennu") una estate che sicuramente ha regalato, sia in termini sociali, politici ed economici, una ventata di "caldo" non solo meteorologico. Il sottoscritto si è concessa una bella settimana in giro per l'isola più bella del mondo: la Sicilia. Agrigento, Erice, la riserva dello zingaro, e poi Giardini Naxos e la nostra vicinissima Randazzo in provincia di Catania. Gli opuscoli informativi delle varie agenzie di viaggio potranno propinarci quello che vogliono, da sperdute isole tropicali a centri che pullulano di vita mondana e notturna, ma nulla saprà eguagliare l'incanto in termini anche di semplici odori e paesaggi che riesce a riprodurre la Sicilia. Ho inco

Il vecchio giocattolaio...

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Stavolta nessun articolo di cronaca. Sento il bisogno di raccontare un fatto personale: mi è capitato di fare visita a un mio amico giornalista e mentre lo aspettavo nella hall della sua redazione, mi sono imbattuto in un simpatico vecchietto. Borsa a terra, buste, bustine, e 78 primavere sulle spalle. Mi raccontava di essere stato un famoso giocattolaio di Catania (un mestiere a dir poco scomparso o quasi) e mentre mi raccontava della sua vita, dei suoi ricordi e mi mostrava le foto della sua precedente attività, ripeteva a cadenza di un tot di silenzi sempre le stesse frasi, gli stessi aneddoti e gli stessi ricordi. Il suo intento era quello di vendere i suoi prodotti ai giornalisti e addetti ai lavori del giornale in questione, e poi, dopo pochi euro e tanta fatica spesa in cinquant'anni di commercio, tornare a casa per poi riprendere il "giro" pomeridiano.  Ho provato tanta tenerezza verso questo signore, con i suoi occhi malinconici, il quale ripeteva sovente le ste

Il Governatore incontra l'Antimafia

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Il clima comincia a farsi rovente. Raffaele Lombardo, presidente della regione Sicilia, sarà atteso giorno 9 giugno presso la Commissione parlamentare antimafia presieduta dal senatore Beppe Pisanu. La decisione di questo incontro era stata decisa proprio dal presidente della Commissione parlamentare antimafia in seguito alle denunce di Raffaele Lombardo, il 13 aprile, nella sede dell’Assemblea regionale siciliana. L’incontro riguarderà principalmente i rapporti mafia-politica all’interno del contesto isolano con particolare riferimento all’inserimento delle cosche locali nella questione dello smaltimento dei rifiuti. In un periodo come questo, in cui la situazione dell’immondizia del capoluogo siciliano non può più attendere, diviene necessario capire le linee guida per offrire una risoluzione definitiva al problema. La presidenza della Regione siciliana, con una breve nota, afferma quanto segue: "Nel corso dell'audizione Lombardo potrà fornire ogni elemento per approfondire

Questione rifiuti in Sicilia: scende in campo il ministro Prestigiacomo

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Il “caso Napoli” è di nuovo alle porte. Stavolta ad essere coinvolta in questo brutto pasticciaccio di gaddiana memoria, non è il capoluogo partenopeo ma quello siciliano. La situazione rifiuti, come spesso evidenziata negli ultimi mesi è al tracollo e secondo una previsione degli addetti ai lavori le discariche potranno contenere rifiuti per un altro anno massimo di vita. Si dibatte quindi sulla questione termovalorizzatori, e proprio su questo spinoso argomento, Silvio Berlusconi rilancia il ministro Prestigiacomo nell’occuparsi della vicenda palermitana che ben presto, se non si provvederà, assumerà connotati partenopei. Afferma il ministro dell’Ambiente: ''bisogna dare vita immediatamente a un piano alternativo. Con meno impianti o piu' piccoli, rispetto alla previsione del 2002. Noi siamo pronti ad aiutare il governo regionale. E disponibili ad assumere la responsabilita' commissariale, che garantisce tempi piu' veloci per decidere e gestire le nuove gare”. Il

Pierferdinando Casini e l’ansia da governo tecnico

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Rientra nel “democristianese” puro la voglia manifestata dal leader dell’Udc Casini- nel programma di Lucia Annunziata, “In mezz’ora”-  di assemblare un governo tecnico in grado di affrontare le riforme di cui necessita il nostro Paese. Qualcuno, tra i colleghi del casinista, dovrebbe ricordare a costui come un governo democraticamente eletto come quello del centrodestra, forte di una robusta maggioranza parlamentare, non ha affatto bisogno del governo tecnico “all’italiana” per riuscire a portare avanti dei progetti di riforme economiche, sociali e politiche per le quali se ne parla già dall’alba della seconda Repubblica. I precedenti,  non sono molto edificanti per ciò che concerne l’idea di governo tecnico nel nostro Paese, ossia, un esecutivo che nella maggioranza dei casi è gradito al presidente della Repubblica, tendente a sinistra e inutile ai fini di una corretta programmazione riformistica. Tutti ricorderanno di certo, come, nel lontano 1995, sulle ceneri del primo governo Ber

Moralismi alla D'Alema

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La lite scatenatasi all’interno degli studi del programma “Ballarò” condotto da Floris tra Massimo D’Alema e Alessandro Sallusti, con tanto di insulti del primo nei confronti del secondo, come si temeva è caduta nel silenzio più assoluto tipico della cultura progressista. Come recitava una pubblicità di una nota carta di credito, molte emozioni e sensazioni che prova l’uomo “non hanno prezzo”, un po come quando si vede Massimo D’Alema, ex presidente del Consiglio, presunto comunista e attuale presidente del Copasir, tentare di fare la morale alla politica italiana e in questo caso a un attuale ministro della maggioranza e al suo leader. In uno di questi momenti di ispirazione moralistica del leader Massimo della sinistra italiana, Alessandro Sallusti, condirettore del “Giornale”, ha replicato alle accuse del presidente del Copasir in merito al caso Scajola, ricordando come costui nei primi anni ’90 fu uno degli indagati per ciò che riguardava l’”Affittopoli” italiana scoppiata   in s

Lontano....

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Lontano, di mente e di cuore tra spazi invisibili ed anfratti della mente, un'anima canta, vede e osserva misere follie dell'umanità e un meschino ribrezzo si ripercuote nelle nostre membra... Lontano è il giorno che non c'è di un alba passata e di un tramonto che non verrà steso sotto il muro di un cocente sole estivo. Eppure gelidi venti spirano intorno a noi, e di neve si riempe il cor, lasciando lontano da noi qualsiasi speranza.

Buona Pasqua, e una sana riflessione!

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Nel porgere una serena Pasqua a tutti i lettori, invito questi ultimi, solo per un attimo, a pensare meno a cioccolata e colomba e porre l'attenzione su una sentenza scandalo della Cassazione in merito a un sedicente "servizio di pubblica utilità" svolto dai posteggiatori abusivi. Vi rimando al link dell'articolo: http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=37875&template=lasiciliaweb A voi l'ardua sentenza. Alla prossima settimana, e serena Pasqua a tutti.

Libertà...

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Oggi, non proferirò verbo o parole. Vi lascio un'immagine, una che racchiude tutto ciò che vorremmo essere o ciò dove vorremmo andare, insieme a quell'immancabile attributo che non deve mai mancare ad ogni uomo e di cui ne è spesso privo: LA LIBERTA'.

Angolo poetico - Astro nero

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Eri la mia alba. Astro nascente dei miei giorni circondavi con allegria e gioia tutto il vivibile. Eri riso, punta di diamante di un cielo sempre azzurro di montagne innevate e chiare colline esposte al sole. Fanciulla adorata, di speranza e ardore il tuo petto fremeva e mentre la mia gelida mano toccava una fredda finestra invernale, i tuoi raggi emanavano calore in grigie giornate d'inverno. Suona una campana, che a festa non sembra, suona la campana della vita, dei ricordi sospesi e di quelli mai espressi, suona dentro di me il tuo ricordo, che fresco e nuovo si ripropone in me.

Sulle onde del mondo

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C'è una lunga notte che mai diverrà giorno, un silenzio inesplorato che conterrà urli e strazi, sete e ardore di te cammineranno lungo la mia vita. Troppo tempo a girare intorno al nulla, troppo tempo a sentire parole vaghe e indefinite mentre un assordante rumore invade le mie membra. Vorrei camminare sui fianchi del mondo, sulle ali di un destino futuro e di una allegria che verrà, eppure il freddo ricordo di un estate ormai lontana assilla la mia mente e mesto raccolgo i cocci di me in cerca di te.

LA PATRIA E IL LUPO (INDRO MONTANELLI)

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 Riporto, da montanelliano, un pezzo del maestro che tanto ci manca, in un'epoca di principi che ballano e cantano, tentano di fare spettacoli, in un'Italia "arlecchina" che è l'ombra dei gloriosi anni cinquanta e sessanta. Buona lettura. Nelle famiglie italiane di cultura e tradizione risorgimentale c' erano quasi regolarmente un nonno che, reduce da Curtatone e Montanara o dal «quadrilatero di Villafranca», era tornato a casa da Cavaliere della Corona, e uno zio o prozio repubblicano con la cravatta nera alla Lavallière che teneva figli e nipoti perpetuamente immersi in un bagno di Doveri, tutti con la D maiuscola; che al «Circolo G. Mazzini» votava palla nera contro il socio accusato di qualche sgarro alla fedeltà coniugale (solo qualche sosta della mano, purché furtiva e distratta, sulle «posaderas» della ragazza di cucina - quando, si capisce, c' erano le cucine e le ragazze accettavano di starci - trovava indulgenza). La scomparsa dell' ex re

Il decreto Formigoni-Polverini e il lento declino della democrazia italiana

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Un'altra occasione, ghiotta come quella del secondo governo Berlusconi che diede vita, in seguito ad alcune leggi parlamentari, alla nascita dei “Girotondi”, è stata offerta nelle mani della sinistra, la quale, per effetto di questo nuovo decreto è pronta a scendere in piazza. Bisogna constatare che, il decreto salva liste del Pdl, non rappresenta una pagina di democrazia matura e di condotta tipica di un governo di destra il quale dovrebbe incarnare determinati valori pretesi dal proprio elettorato, mentre si scivola verso una totale soppressione dello Stato di diritto, divenuto ormai carta straccia nei confronti delle esigenze della politica. Di certo, come tuona Tonino Di Pietro, non possiamo parlare ne di impeachment del presidente della Repubblica Napolitano (possiamo parlare più che altro di codardia o di menefreghismo nel rappresentare il ruolo che gli è stato conferito) ne di morte prematura della democrazia, la quale subisce colpi violenti dal dopoguerra in poi con p

Di fuoco e fiamme lo spazio.... Angolo poetico

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Vi è uno spazio al mondo in cui la vita è vera e la fantasia vola, di odori acri e profumi intensi si parla e si vola superando la semplice barriera di se stessi, chi ha paura di visitarlo, meriterà castigo eterno ma esso è supplizio piacevole, confortevole e destinato a rilassare l'anima e appagare i sensi. Sembra un luogo lontano, eppure quando ci si va è illuminato a festa e gli odori si mescolano fino a sortire piacevoli sensazioni e gradevoli emozioni. Avrei tanto da dirti, tanto da confessarti, eppure li ogni confessione è libera, poichè liberi sono i cuori, libere le menti e libere le anime. Sembra quasi impossibile raggiungere cotanta dimensione, nulla ipotetico di un mare in tempesta, di montagna invalicabile di fiume in piena, ma è li che ognuno di noi è se stesso, è li che il pensiero diviene rivelazione è li che entità diventa identità, è li che annullabile e nullo diviene certezza. Mirko Tomasino Ps: per tutti coloro i quali vogliano mandare una poesia

Frammenti di storia: c'era una volta il giornalismo italiano.

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I giornalisti di adesso, soprattutto quelli che vanno adesso in televisione, sono solo la pessima imitazione di quelli che un tempo non solo si limitavano a riportare fatti di cronaca, ma con grandi capacità sapevano fornire una spiegazione analitica e sensata di ciò che stava accadendo. Nel novero di questi maestri (altro che Santoro e robe varie, di destra e di sinistra) non posso che fare i nomi di tre grandi giornalisti: Giovannino Guareschi (1908-1968) Indro Montanelli (1909-2001) ed Enzo Biagi (1920-2007). Tre uomini, due di destra e uno di sinistra, i quali hanno veramente dimostrato di superare le loro simpatie ideologiche criticando con asprezza (soprattutto i primi due) i limiti del sistema politico italiano, soprattutto quando a rappresentarlo erano elementi provenienti dalla loro area politica. Guareschi e Montanelli carpirono da sempre i limiti dei cattolici al potere, ma optarono sempre per loro in quanto il Pci era, ragionevolmente, un partito il quale rappresentava t

Sicilia: terra di nessuno

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Un fenomeno naturale, di natura devastante, come quello che finora ha investito il messinese da ottobre fino ad oggi, non è ne di destra ne di sinistra. Lo diventa allorquando immagini agghiaccianti come queste mettono a nuda la politica siciliana, dal dopoguerra fino ad oggi, incapace per fini di lucro e di vantaggi personali di garantire condizioni decenti di vivibilità alla gente e alle loro relative dimore in cui trascorrere la propria esistenza. Le due immagini si commentano da sole, e allo sgomento della gente traumatizzata per gli accadimenti successivi al cataclisma si aggiunge la voglia di riprendersi in mano la propria vita e di rinascere da un esperienza traumatica come questa, simbolo di un identità siciliana che risorge sempre da qualsiasi evento nefasto si abbatta su di essa.

Frammenti di storia: i tempi delle Brigate rosse mai tramontati...

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Nel Belpaese si parla sempre di "terrorismo estinto" e di mafia ancora al centro dell'agenda politica, come dire, almeno un emergenza è stata risolta. Falso. Il terrorismo, perlomeno quello "rosso", non solo non è stato debellato, ma si è incuneato nel sottobosco sociale e politico italiano per riemergere di tanto in tanto con qualche inquietante proclama, sopito successivamente dall'intervento delle efficaci forze dell'ordine e giudiziarie. Gli arresti del 2007 e quelli recenti del 2010 testimoniano come il vento del terrorismo politico di matrice rossa non sia ancora estinto. Gli ultimi accadimenti mi riportano indietro nel tempo (forte anche delle considerazioni del più o meno credibile Massimo Ciancimino), sul rapimento Moro e sulla sua uccisione. Ritengo quella, la pagina più buia della Repubblica, il momento in cui lo Stato ha dimostrato di piegarsi ai terroristi dimostrando la propria fragilità e la propria insicurezza. Per chi non lo sapesse

Le ultime del Ciancimino...

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L'Italia è il paese dei santi, dei poeti, ma anche dei pentiti e dei novelli giustizialisti figli di noti politici mafiosi. E' il caso di Massimo Ciancimino. Da oltre un anno nelle sue visite alle procure antimafia di mezzo stivale, racconta fatti inediti, presenta papelli ritenuti ormai scomparsi, e lancia accuse verso il mondo della politica e nello specifico verso Berlusconi e il premier. Che i primi anni '90 presentino ancora oggi, a distanza di diciotto anni, aspetti inquietanti, occulti e mai svelati, non è un mistero, in quanto l'intreccio Tangentopoli-stragi mafiose-caduta della prima Repubblica produsse una serie di effetti così amalgamati fra di loro che ancora adesso appare difficile sbrogliare questa intricata matassa. Mi sembra invece difficile, potere dare credito a un ex figlio di un politico mafioso (il don Vito del "sacco di Palermo") nonchè soggetto noto per essere stato condannato dalla giustizia italiana per avere riciclato il tesoro del

Frammenti di storia: "fantapolitica" sulle elezioni del '94

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Facciamo un po di fantapolitica sulla base di dati concreti. In Italia, dal '94 ad adesso si è parlato spesso di una rivoluzione liberale condotta da Silvio Berlusconi, in ascesi con il suo partito dopo il terremoto giudiziario di Tangentopoli, anche se molti hanno bollato questo fenomeno come "Berlusconismo" come se stessimo parlando di Peronismo o roba del genere che alimenta idee di infauste dittature di destra. Per quanto Berlusconi abbia sopperito politicamente ad una situazione di disagio venutasi a creare dopo Tangentopoli, con i giudici di Milano parziali nella loro opera di bonifica (Pci e Msi stranamente tenuti in piedi mentre gli altri partiti crollavano) non possiamo parlare di certo di rivoluzione liberale. E non perchè lo dica Guzzanti, amico-nemico del premier, ma perchè i presupposti per rendere il paese una moderna economia liberaldemocratica non ci sono mai stati. La condizione di disagio che vive il sud, con il lavoro sommerso, a discapito di un nor

E' tempo di S. Agata...

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S. Agata: una festa di popolo, di fede e di tradizione. Indubbiamente. Credo sia opportuno, in questo contesto, fare qualche riflessione su ciò che gravita attorno alla festa catanese per eccellenza, che rende il giusto omaggio alla "santuzza" Agata in questione. Personalmente, in un contesto economico e difficile come il nostro, credo che, le spese economiche relative a costi di fuochi pirotecnici, orchestre ed esibizioni varie rappresentino uno spreco in una situazione deficitaria del comune con lo spettro della bancarotta sul proprio groppone. Accanto a questi dati di tipo economico, sarebbe interessante vedere, almeno per le celebrazioni agatine di questo 2010, un po più di civiltà e rispetto da parte dei devoti, i quali, quando sostengono questi festeggiamenti, sembrano sconoscere le più elementari regole del vivere civile: spintoni, urla, brutte parole, i quali gesti non credo sarebbero molto apprezzati dalla Santa in questione. Da cattolico, credo che la nostra Sant

C'era una volta il jazz...

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Parliamo di musica e per l'esattezza di Jazz. Nel nostro paese, oltre ad essere decaduti (se mai siano esistiti) i valori civili, politici e sociali, anche l'apprezzamento verso la buona musica sembra svanire con la stessa velocità con cui vorrei non vedere più presente un cd di musica napoletana (moderna) negli scaffali dei negozi musicali. Se penso alla qualità della musica ascoltata dai giovani, mi viene un sussulto al cuore (di rabbia) e le guancie mi si arrossano pronto a scagliarmi verbalmente con veemenza verso i nuovi portatori sani di musica orribilmente commerciale e di basso profilo. Chi mi conosce sa che amo il jazz, il blues e il buon rock, melodico o meno, ma sul primo filone musicale credo ci sia sempre molto da imparare. Se avessi la macchina del tempo vorrei vivere gli anni '80 che negli Stati Uniti hanno dato vita a una delle band più amate non solo da me ma in tutto il continente: i Weather Report. Costoro rappresentavano un aggregato tra i più divers

Frammenti di storia: La gambizzazione di Montanelli (1977) e le scene di avanspettacolo moderne...

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L' Italia degli anni '70 era sicuramente il centro nevralgico della lotta ideologica e degli opposti estremismi (rossi e neri), i quali, stupidamente e violentemente, si dibattevano e si contendevano a suon di esplosivo e vittime illustri, il controllo del paese. Tra i maggiori esposti a questa carneficina umana, non erano soltanto i politici se non alcuni significativi esponenti, ma intellettuali, imprenditori, giornalisti, uomini che attraverso il loro lavoro, di mente o di investimenti, costruivano l'Italia giorno dopo giorno. Tra le vittime, non decedute, di questo scontro violento, tacitamente sostenuto da alcuni sindacalisti della Cgil e da alcuni politici del Pci per ciò che riguarda le Brigate Rosse, gruppo eversivo principale della sinistra extraparlamentare, e dai servizi segreti deviati per ciò che riguarda la destra eversiva neofascista, cadde in campo nemico Indro Montanelli. All'allora giornalista del "Giornale Nuovo" (vecchia denominazione de

L'ingiusta giustizia italiana!

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La giustizia e la sua relativa analisi sono da sempre, nel nostro paese, tema di grande attualità e di grande sconforto per chi la subisce (i poveri cittadini). Credo che ormai sia anche superato lo storico riferimento ideologico, destra e sinistra, relativo alla bontà dei provvedimenti emanati dal ministro "rosso" o dal ministro "nero" di turno in questione, in quanto, la giustizia e il suo relativo esercizio dovrebbero prescindere dai colori politici. La cosa che mi fa più rabbia, in un periodo storico, quello recente, su cui si dibatte di processo breve e meno breve, è, di come veramente queste riforme possano incidere sulla qualità della vita dei cittadini. Indipendentemente dalle riforme che possano agevolare o meno Berlusconi, bisogna anche cominciare a qualificare la giustizia e i relativi provvedimenti non solo a livello macro (pendenze giudiziarie di Berlusconi e il relativo processo breve) ma anche a livello micro. Come la mettiamo con il borseggiatore c

La storia: un patrimonio dell'umanità

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Proprio perchè considero la storia un bene dell'umanità, appartenente a persone di qualsiasi provenienza, formazione culturale, estrazione sociale e colore della pelle, provo tanto sofferenza quando essa viene monopolizzata e strumentalizzata dall'uno o dall'altro versante. Oggi si celebra il giorno della memoria, importantissimo per tutti coloro i quali, nostalgici (e purtroppo ce ne sono) del nazismo in Europa, vogliano riflettere su uno dei tanti macabri aspetti prodotti dal secondo conflitto mondiale. Essendo (o perlomeno così dovrebbe essere) la storia, disciplina umanitaria che coinvolge tutti gli aspetti senza escluderne nessuno, proporrei di concedere un giorno dell'anno alla memoria di tutte le persone scomparse a causa del comunismo e dei suoi mali prodotti. Proporrei, e spero di trovare larga condivisione in ciò che dico, di assegnare un giorno alle tante vittime (parlo degli ebrei vittime dei pogrom russi, dei numerosi cattolici laici e religiosi stermina

Se potessi avere 500 euro al mese...

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Da un po di tempo, il ministro per l'Innovazione, Renato Brunetta, fischietta e intona questa canzoncina degli inizi del secolo precedente. L'attuale ministro, il quale si è posto al pari politico e intellettuale del suo collega del precedente governo, l'"antibamboccione" Padoa Schioppa, da tempo si è incanalato in questa crociata verso i nuovi diciottenni, trentenni, bamboccioni di adesso e di domani. Per il ministro in questione, con molta probabilità avulso dal mondo reale, il "bamboccione" che esce di casa a 18 anni (lui crede), con cinquecento euro (con molta probabilità detratti dalla pensione del padre o della madre, quindi, come si suol dire, "rimane tutto in famiglia") e alcuni incentivi (borse di studio, prestiti d'onore) e sgravi fiscali dovrebbe essere fiero che lo Stato lo abbia aiutato nel rendersi indipendente e libero dalla famiglia di origine. Con cinquecento euro?!? Secondo il Brunetta si. Anzi, dato che lui ha il cuo

Frammenti di storia:Le elezioni del '76, il ruolo de "Il Giornale" di Montanelli

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Gestire un blog, significa anche, poter dare un proprio contributo culturale, anche se minimo e in base alle proprie conoscenze, al mondo reale che ci circonda. Credo che in un periodo di grande confusione politica come questo, dove ogni motivo è buono per litigare sia per i politici di destra che per quelli di sinistra (mentre "appena" quindici operai della Fiat di Termini Imerese lottano contro le intemperie e la fame per 1000 euro al mese) una "pillola" storica può aiutarci a capire quante opportunità buone si sono sprecate nella storia dello stivale. Torniamo indietro nel 1976, allorquando in un aria di compromesso storico che aleggiava nel paese (i comunisti guidati dal rimpianto Berlinguer tentavano di "abbordare" i democristiani alla faccia delle ideologie) si svolsero le elezioni politiche più tese e particolari del secolo precedente. La possibilità che il Pci potesse raggiungere la Dc, primo partito del paese dal '48 al '92, erano molto

C'era una volta la vecchia e amata lira...

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Il rapporto italiano-lira è stato un rapporto che dal dopoguerra in poi si può definire quasi simbiotico e legato ai momenti di grande ascesa ma anche di declino del nostro paese. Quando sentivo parlare i miei nonni delle loro peripezie vissute durante il periodo della seconda guerra mondiale, non vi è un solo evento narrato in cui la parola "lira" non rientra a far parte del racconto poichè legato, soprattutto nella nostra Sicilia, alle tante lire da sborsare per sfamare se stessi e la famiglia al mercato nero. La nostra moneta nazionale, prima dell'avvento dell'euro è stato anche il simbolo del tracollo politico del nostro paese, Tangentopoli ne è un esempio lampante, in cui migliaia di miliardi di euro vennero rubati da una classe politica indegna, dai missini fino ai comunisti, di rappresentare il paese. Eppure, nonostante gli alti e i bassi e le fluttuazioni del nostro vecchio (e amato) conio, molti di noi italiani, piccini e meno, riuscivamo a incamerare parecch

L'ultima trovata di un amministrazione comunale "evanescente"...

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Che l'amministrazione comunale catanese non sia molto amata dai suoi cittadini (almeno fino ad adesso) lo dimostra anche il piazzamento presso la classifica sull'indice di gradimento verso i primi cittadini italiani proposta dal Sole 24 ore, insieme, a una popolarità che sostanzialmente non è stata mai maggioritaria neanche nel periodo immediatamente prossimo alle votazioni del giugno 2008. Noi cittadini (almeno qualche filosofo del diritto ci insegna) abbiamo poca rilevanza allorquando recandoci alle urne apponiamo quella famosa "X" sull'una o l'altra coalizione di potere in quanto non decidiamo espressamente e in maniera significativa i cambiamenti al vertice che sono oggetto di discussione delle segreterie di partito, ma, vederci "stuprati" nella nostra identità attraverso l'ultima trovata della nostra amministrazione comunale ci pare davvero fin troppo umiliante. Il nostro primo cittadino, circa un mese fa, ha costituito, in pieno spirito riv

Nelle mani di nessuno...

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E' questa la frase più ricorrente che in cuor suo sente e si ripete più spesso, ad alta o a bassa voce, l'italiano e nello specifico il catanese medio. Siamo nelle mani di uno Stato, che da sempre, sia con il governo di destra o di sinistra, non ha affatto tutelato uno degli interessi primari del cittadino: quello della sicurezza e della giustizia, due aspetti, tra loro sinergici e strettamente collegati. La nostra Catania è il simbolo della decadenza civile, morale e sociale e ciò si nota dal fatto che in strada è sempre più raro vedere volanti della polizia municipale e polizia di Stato mentre ladri, scippatori e posteggiatori abusivi con atteggiamenti da delinquenti prendono il sopravvento uscendo da Piazza Lanza (sede del carcere) appena dopo qualche ora di detenzione tornando nuovamente sul luogo dei misfatti a delinquere. E' questa l'Italia che viviamo, la Catania che respiriamo, fatta di sopraffazioni, inciviltà e illegalità. Mi ripeto spesso che forse, filosofic

Travagliati d'Italia...

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Se fosse stato in vita il povero Giovannino Guareschi e avesse visto lo scempio che commettono certi giornalisti come Travaglio e Santoro (pagati con i soldi del servizio pubblico) si sarebbe messo le mani ai capelli e si sarebbe rinchiuso nella sua villa di Roncole per almeno un mese. Invece, molti giovani e meno, sono entusiasti di avere come "paladini dei loro interessi" questi nuovi prodotti del giornalismo moderno ( e dei vignettisti politicamente corretti come il sig. Vauro) i quali, senza spesso aspettare i tre gradi di giudizio previsti dalla magistratura italiana, emettono sentenze pubbliche televisive in pieno stile stalinista mettendo alla gogna politici e amministratori pubblici in genere i quali dopo anni di processo (con annesse malattie, traumi e scompensi di carattere psicologico) hanno finalmente ottenuto giustizia dal loro paese. Il caso di Calogero Mannino e della sua assoluzione dopo ben 17 anni, è l'emblema della deriva giustizialista che trascina con

Non semu tutti i stissi...

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"Ci mancherebbe altro", sarebbe questo il commento più opportuno ad uno spot elettorale propagandato due anni fa a Catania in occasione delle amministrative. Bisognerebbe capire come, la maggioranza dei politici catanesi e siciliani che difendono in maniera agguerrita questo spot elettorale, si mettano veramente in discussione per far si che veramente la gente creda a quello che dicono. In un momento storico in cui la fine delle ideologie e della contrapposizione tra destra e sinistra è ormai terminata (bisognerebbe capire se è mai realmente esistita o ci hanno fatto credere ciò solamente per tutelare gli interessi "rossi", "neri" e "bianchi") l'unica cosa che un politico dovrebbe fare è quella di servire gli interessi della collettività. Ovviamente ciò è pura utopia, se raffrontiamo il tutto alla vecchia classe dirigente, ma i giovani politici?? A mio modesto parere sono peggio di quelli adulti. Assetati di potere, smaniosi di protagonismo e

Parcheggio con taglieggio...

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Mettersi in auto alle otto del mattino comporta diverse tipologie di stress: il traffico, lo smog, gli orari da rispettare e non ultimo il posteggio. Molti cittadini etnei, come me, vorrebbero evitare di essere taglieggiati quotidianamente da certi soggetti che si improvvisano posteggiatori, sbucando come funghi da una strada qualunque e qualificandosi come "padroni della strada". L'atteggiamento di queste persone è sempre lo stesso: mozzicone di sigaretta in bocca, aria da malandrino,gesti e atteggiamenti manuali da pilota di formula uno. Il problema dei posteggiatori abusivi - ormai posteggiatori a tariffa fissa, la cui quota di "sorveglianza" è di un euro (vi immaginate con le vecchie lire se un automobilista avesse mai pagato duemila del vecchio conio a un posteggiatore abusivo?!?) riguarda anche l'incapacità del comune di Catania nel regolarizzarli e trasformarli da abusivi a regolari. Non servirebbe un grosso spreco di energie ma semplicemente un po di

L' Università poco universale...

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Per i tanti giovani che sono impegnati quotidianamente nell'asfissia universitaria composta da lezioni, iter burocratici, appunti ed esami, molti di loro si saranno sempre chiesti se, almeno la minima parte di ciò che recepiscono e successivamente discutono durante un esame valga la pena per ciò che li aspetta fuori. Bisogna considerare che molte materie che si studiano durante il percorso universitario, e mi riferisco principalmente alle alle facoltà umanistiche, hanno poco di veramente utile per ciò che riguarda la vita lavorativa che ognuno di noi, ex studente o attuale studente affronta o proverà affrontare. Il paradosso che viene a generarsi è che molti "Paperon de Paperoni" delle Università italiane, tali docenti assimilabili quali Ordinari ti parlano di taluni argomenti (ad esempio i procedimenti amministrativi, la linearità dei fenomeni) come se loro fossero avulsi da quel contesto propagandato a mo di filosofia kantiana (dall'alto ovviamente dei loro 6000 eur