Metti una domenica a messa...


Essendo cattolico per convinzione e mangiapreti (quando lo meritano) per vocazione, mi reco abitualmente la domenica a messa. Ammetto che da un po, per motivi personali, non mi recavo più nella casa di Dio ma mi sono reso conto che in brevissimo tempo (ossia l'arco della mia diserzione dalla dimora di Dio) la Chiesa (in questo caso la mia parrocchia) è divenuta oltre a luogo deputato alla fede anche edicola, giocattoleria, luogo deputato a incontri d'amore per adolescenti, insomma, di tutto un po e per tutti i gusti.
Durante la messa, il robusto prete, mentre faceva la sua predica (peraltro discutibile), promozionava alla fine della sua orazione un noto settimanale cattolico con dentro un gadget (un portachiavi luminoso) ripetendo per venti minuti circa che tale oggettino doveva essere necessariamente comprato dai fedeli e regalato ai propri figli/nipoti pena, forse, la scomunica.
Verso la fase conclusiva della celebrazione eucaristica, lo spot promozionale si è nuovamente riattivato stavolta ponendo all'attenzione dei fedeli (o presunti tali) il costo della rivista ridotto a causa del periodo successivo alle festività natalizie.
Ma in che mondo viviamo? Già mi duole molto il fatto che, almeno una persona di vera cultura tra i fedeli non possa ribattere alle castronerie di certi preti, ma far passare un momento di fede e contatto con Dio (almeno per chi ci crede) come un momento in cui si promozionano riviste, gadget e robe varie diviene davvero inammissibile.
Sconfortato, a fine celebrazione, esco dalla Chiesa, convinto del mio Credo ma tanto deluso dall'atteggiamento commerciale della Chiesa nei confronti di Dio...
Vogliamo parlare del cestino delle offerte che passa durante la messa? alla prossima puntata!

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